Pallanuoto, Nicola Levis a soli 16 anni in acqua per l'A1

Martedì 24 Agosto 2021 di Luca Daurù
Nicola Levis

BELLUNO - Dall'esordio a 11 anni in serie C in una piccola squadra come quella di Belluno alla convocazione in serie A1 a soli 16 anni (quasi 17: li compirà la prossima settimana, giovedì 2 settembre) con la Pallanuoto Trieste. Il club leader nel Triveneto nel massimo campionato maschile, e in continua ascesa, con le conclamate aspirazioni europee e la quinta posizione nella classifica della A1 2020-2021. Questa è la favola di Nicola Levis, pontalpino della frazione di Casan, classe 2004.

Un bellunese giovanissimo nella grande pallanuoto: qualcosa di mai visto.


LA CARRIERA

La giovane ma già intensa carriera di Nicola - che segue le orme di Marco Tamburlin, altro bellunese che aveva provato l'esperienza triestina tornando però dopo una stagione a Belluno - prende il via all'età di 11 anni e subito si capisce che Levis ha qualcosa di speciale. Dopo 3 mesi viene inserito nella prima squadra del Belluno dove milita per 2 anni, fino alla chiamata della formazione triestina a 13 anni. Una svolta sportiva ma soprattutto un cambio di vita, per iniziare il percorso nella scuola superiore al liceo scientifico (che si chiama Galilei, proprio come quello del capoluogo bellunese) dove si segnala costantemente per un rendimento eccellente. Proprio come in acqua. Da tre anni a Trieste, Levis mette sin da subito in gioco le sue qualità e il suo impegno negli allenamenti; infatti già a 15 anni gioca contro ragazzi molto più grandi di lui a livello nazionale. E nell'ultima stagione diventa, a 16 anni, una pedina fondamentale dell'Under 20, squadra con cui ha raggiunto le fasi finali nazionali per l'assegnazione dello scudetto arrendendosi solo ai quarti, contro i toscani della Florentia.


IL COLPO DI SCENA

Dieci giorni fa la notizia che un bambino sogna sin da piccolo, la convocazione per la preparazione estiva con la prima squadra che lavora per la serie A1: «Sono veramente emozionato, è il sogno di tanti ragazzi potersi allenare con i giocatori più forti in Italia. E io con tanto impegno, determinazione e anche un pizzico di fortuna sono riuscito a realizzarlo. Partire da una piccola realtà come quella di Belluno e arrivare fino a qui è un enorme piacere, sono pronto a continuare a mettermi in gioco - dice Nicola -. Questo per me è un punto di partenza per quella che, spero, sarà una lunga carriera. Se sono qui è perché me lo sono meritato, non ho paura ma solo tanta determinazione e voglia di far bene».


ALLENATORE PLURITITOLATO

La squadra triestina ieri ha iniziato la preparazione sotto la guida del tecnico ligure Daniele Bettini, allenatore con un ricco palmares italiano e internazionale da giocatore (3 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Eurolega e 1 Supercoppa Len con il grande Recco) nel campo a mare allestito presso l'Ausonia, storico stabilimento balneare a due passi da Piazza Unità. In questa acqua salata sono cresciuti campioni triestini di un passato lontano (quando la pallanuoto era uno sport estivo e all'Ausonia si giocavano i match di campionato) e recente (come lo stesso direttore sportivo attuale, Andrea Brazzatti, o Luca Giustolisi, bronzo alle Olimpiadi Atlanta 1996, fino ai talenti recenti come Mezzarobba e Mladossich, allevati da Miro Krstovic, attuale allenatore della Sportivamente Belluno).


UN COMPAGNO SPECIALE

Nella lista dei 16 convocati spicca anche il campione Ivan Buljubasic, difensore croato vincitore di un oro olimpico nel 2012. Nella mattinata di ieri la squadra non si è potuta allenare per colpa delle condizioni meteorologiche, ma si è sottoposta alle classiche foto di rito e ai vari controlli medici. Inizialmente gli allenamenti saranno si divideranno tra acqua (all'Ausonia o in piscina) e palestra (al pomeriggio), dalla seconda settimana doppia seduta quotidiana in acqua a cui se ne aggiungeranno tre in palestra. Un'enorme scuola per un giovane ambizioso e molto serio come Levis, che conclude ringraziando la Pallanuoto Trieste «per le opportunità che mi sta dando e soprattutto i miei genitori, Ivan e Patrizia, per avermi sempre sostenuto». Da queste parole si può capire come il giovane bellunese sia carico e motivato: farà di tutto per provare a prendersi quel posto che sogna e desidera. Un sogno anche per tutto lo sport bellunese, che anche nella pallanuoto alza la testa ai più alti livelli.

Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 10:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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