Laghi pieni d'acqua, la pioggia allontana lo spettro della siccità

Giovedì 6 Luglio 2023 di Yvonne Toscani
Lago di Misurina

BELLUNO - Pubblicato ieri da Arpav il rapporto mensile sulla risorsa idrica e grazie alle precipitazioni i serbatoi in provincia tornano a livello normali, anzi in alcuni casi anche maggiore rispetto alla media storica. Giugno è stato un po' più caldo del normale e generalmente in linea con le medie climatologiche per quanto riguarda le precipitazioni. Nei 30 giorni sono caduti mediamente in Veneto 98 millimetri di pioggia: in provincia le massime precipitazioni del mese a Fener in comune di Alano con 242 millimetri. E anche allargando il periodo si può notare come la siccità non sia quasi più un problema: negli otto mesi tra ottobre e giugno sono caduti sul Veneto mediamente 687 mm di precipitazioni; la media del periodo 1994-2022 è di 818 mm (mediana 780 mm). Le massime precipitazioni di questo lungo periodo a Seren del Grappa Valpore-Monte Grappa: con 1320 mm.


Nei principali serbatoi del Piave i volumi nel mese di giugno sono complessivamente in incremento, più evidente nell'ultima decade, dopo una breve flessione appena dopo metà mese.

Il volume totale al giorno 30 giugno è di 151.5 milioni di metri cuvi (+4.0 Mm3 dalla fine di maggio), pari al 90% di riempimento. Relativamente ai tre principali serbatoi, ovvero i laghi i dati fanno ben sperare. Pieve di Cadore in incremento da metà del mese, con un volume invasato a fine giugno pari al 96% di riempimento (+5% sulla media storica); Santa Croce, dapprima in calo da metà mese, successivamente in ripresa nell'ultima decade, a fine giugno registra un volume invasato pari all'86% di riempimento (+6% sulla media storica); Mis, dopo un lieve calo a metà mese ma in ripresa nell'ultima settimana, al giorno 30 è al 93% del volume massimo invasabile (+7% rispetto alla media storica); al lago del Corlo (ad Arsiè) è pari ad un riempimento del 99%, nella media storica.


Le precipitazioni totali mensili sono state mediamente normali, anche se sono da segnalare alcune località dove è piovuto un po' meno (come ad Arabba e Domegge) ed alcuni paesi dove invece è piovuto il 30-50% in più, con oltre 200 millimetri caduti ad esempio a Belluno, San Martino d'Alpago, Col Indes di Tambre e Sant'Andrea di Gosaldo. Nei primi quindici giorni è piovuto quotidianamente, mentre in seguito si sono avuti solo alcuni episodi di instabilità. La frequenza delle piogge è stata quasi ovunque superiore alla norma, con 14-17 giorni piovosi (solo 11 però ad Arabba), contro una media di 12-14. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra ora deboli deficit (20/30%) solo in alcune località, come a Feltre, Sant'Antonio Tortal, Forno di Zoldo, Agordo e Cortina. Tra gli eventi particolari figurano la cella temporalesca che, poco prima di mezzanotte, ha provocato locali dissesti idrogeologici in Val Biois, con l'esondazione di un torrente nei pressi della frazione di Andrich (9 giugno).
 

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