Svastica al braccio, bombe molotov fatte in casa e accetta in pugno. Così un giovane di 17 anni residente nello Stato di San Paolo, in Brasile, si è recato alla scuola statale "Professor Antonio Sproesser" del comune di Monte Mor e ha scagliato due ordini artigianali contro la facciata dell'edificio.
Il fatto è avvenuto intorno alle 8.30 della mattinata di ieri, quando le videocamere di sorveglianza della scuola hanno ripreso il 17enne a volto scoperto intento a scaricare le due bombe molotov dalla sua auto, per poi lanciarle contro l'istituto scolastico.
Non ci sono stati feriti a seguito dell'accaduto e l'edificio colpito non ha riportato gravi danni strutturali, a parte alcuni vasi andati distrutti.
Il giovane è stato arrestato dagli agenti della Policia Militar e della Guardia Civil Municipal (GCM), allertati dai suoi vicini di casa, e ora dovrà rispondere dei reati di attentato terroristico e attacco alla salute pubblica.
Le autorità stanno indagando sulle ragioni che hanno spinto il giovane a compiere il folle gesto: pochi dubbi sulla natura estremista dell'attacco, ma non è ancora chiaro chi volesse colpire esattamente l'adolescente. E soprattutto perché.
In casa dell'attentatore sono stati trovati una pistola da softair e altri oggetti allusivi all'ideologia neonazista, nel corso della perquisizione della polizia dopo l'arresto.
Ex-aluno com braçadeira nazista ataca escola com bombas caseiras em SP.
Adolescente de 17 anos foi apreendido por Guarda Civil Municipal de Monte Mor; com ele foi apreendido uma machadinha; ninguém se feriu.
Leia: https://t.co/0YQzSOswki pic.twitter.com/HJKfyunHGp— Metrópoles (@Metropoles) February 13, 2023
La violenza estremista dilaga tra i giovani brasiliani
Dopo la vicenda di Monte Mor è scattato l'allarme in Brasile per il crescente numero di casi di manifestazioni di violenza estremista da parte di ragazzi adolescenti negli ultimi mesi.
Lo scorso 25 novembre 2022 un adolescente di 16 anni, armato di pistola e svastica sul braccio, aveva fatto irruzione in due diversi edifici scolastici del comune di Aracruz, nello stato di Espirito Santo, aprendo il fuoco contro alunni e insegnanti: quattro morti e 11 feriti il bilancio della strage.
A giugno dello scorso anno uno studente di una scuola superiore di San Paolo aveva riportato una citazione di Adolf Hitler nell'annuario scolastico: «Chiunque può gestire una vittoria, solo i potenti possono sopportare una sconfitta».
Un alunno di un altro istituto paulista si era presentato a una festa di carnevale, lo scorso anno, vestito proprio come il dittatore del Terzo Reich.
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Il sociologo Cezar Bueno de Lima, ricercatore sulla violenza nelle scuole e docente di corsi di Scienze Sociali presso la PUCPR (Pontificia Università Cattolica del Paraná), sostiene che alla base del problema riguardante i giovani brasiliani ci sia la crescente manifestazione di idee antidemocratiche che il Paese ha registrato negli ultimi anni.
«Non c'è dubbio che gli adolescenti siano sensibili alle dinamiche sociali. C'è una tendenza alla polarizzazione politica e all'esternalizzazione della violenza nel mondo, e il Brasile non è indifferente a questo processo - ha spiegato l'esperto a BBC Brasil - Abbiamo vissuto la diffusione di valori antidemocratici nella nostra storia recente, una retorica alla quale alcuni studenti poi finiscono per aderire».