ANCONA Un gesto così drammatico non poteva non finire all’attenzione della procura. Sul caso del ragazzino caduto sabato mattina dal terzo piano del liceo Savoia, vivo per miracolo dopo un volo di una decina di metri, il pm Andrea Laurino ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è pesantissima: istigazione al suicidio. Per ora, agli atti non risulta esserci alcun indagato. Una prima informativa dei carabinieri, che stanno conducendo l’inchiesta, è arrivata ieri pomeriggio negli uffici del terzo piano del tribunale dorico. Contiene gli accertamenti preliminari, basati sulle testimonianze raccolte nell’immediato, nonché i documenti che attestano il sequestro del cellulare del 14enne e del quaderno dove avrebbe lasciato parole d’addio, colme di tristezza e disperazione: «Mi sento un fallito, vi voglio bene».
L’esame
Due frasi impresse dopo quell’interrogazione di geometria andata malissimo e valutata con un secco 2.
La vergogna
Tramortito dal votaccio, è tornato al suo posto, si è seduto e ha messo la testa china sul banco in segno di sconfitta e prostrazione. Difficile digerire una stroncatura del genere. Prima della campanella della ricreazione, avrebbe lasciato le parole d’addio sul quaderno. Poi, il volo choc dalla finestra del terzo piano, mentre i suoi compagni stavano uscendo dall’aula per il break. L’insegnante, in quel momento, stava sulla porta: non avrebbe visto materialmente il gesto compiuto dal suo alunno. Ieri, dal letto della Rianimazione, il 14enne ha lanciato un messaggio ai compagni: «Scusate se vi ho fatto spaventare» le sue parole. A causa delle fratture multiple, difficile che torni prima di un mese. «Ma sarebbe voluto andare a scuola già domani (oggi, ndr)» ha detto il papà del 14enne.
I compagni, comprensibilmente intimoriti dal rientro in classe, prima di varcare la soglia dell’aula, ieri hanno passeggiato con un’insegnante nei giardinetti del liceo. Saranno supportati dagli psicologi per cercare di superare il trauma. C’è stato anche un incontro tra la dirigente scolastica e una delegazione dei genitori, dove si è discusso sull’opportunità di un immediato ritorno a scuola della docente presente in aula al momento del dramma. Per ora la prof, sconvolta dall’accaduto, ha concordato con la preside di restare per tutta la settimana lontano dalle lezioni.