«Ci sono due persone in casa, si fanno chiamare i Fratelli di Dio». L'ultimo messaggio inviato da Kevin (16 anni), una delle vittime della strage di Altavilla Milicia, ad un compagno di classe una settimana prima del massacro, potrebbe fornire un prezioso indizio agli inquirenti. È apparso da subito abbastanza improbabile, infatti, che Giovanni Barreca possa aver compiuto in totale autonomia la strage della sua famiglia. Altri due responsabili sarebbero stati individuati in Massimo Carandente e Sabrina Fina, due fanatici religiosi amici del Barreca.
I due coniugi sarebbero stati i promotori dell'esorcismo per liberare le vittime dal demonio, ma anche partecipi dell'orrore compiuto, che ha portato alla morte di Antonella Salamone, la moglie di Barreca, e dei figli Kevin (16 anni) e Emanuel (5 anni).
L'inquietante messaggio
Ieri mattina i compagni di scuola hanno ricordato Kevin, che frequentava il liceo artistico di Bagheria.
La coppia di fanatici
Questi “fratelli di Dio” sarebbero proprio Massimo Carandente e Sabrina Fina. Quarantuno anni, di Palermo, lei; 50 anni lui, nato a Pozzuoli in Campania. Abitano nella borgata marinara di Sferracavallo. Vivono vendendo prodotti per la salute e il benessere del corpo, da integratori alimentari a creme per il viso. Sui loro profili social, i messaggi dei prodotti in vendita sono intervallati da post sulla vita che «va vissuta con Dio altrimenti è priva di senso» e su «Gesù che libera dal peccato». La loro sembra essere una vera ossessione.
Il più inquietante tra tutti i contenuti social è forse quello che il Carandente ha postato un paio di giorni prima del massacro, quando scriveva di «Satana che sta usando pastori corrotti».
La coppia di amici del muratore assassini è stata arrestata, nonostante si dichiari innocente.