Schumacher, 4 anni di silenzi ma la F1 non lo dimentica

Venerdì 29 Dicembre 2017 di Redazione Sport
Schumacher, 4 anni di silenzi ma la F1 non lo dimentica
Quattro anni di silenzi, interrotti solo da sporadiche voci puntualmente smentite. Le condizioni di salute di Michael Schumacher restano avvolte nel mistero da quel tragico 29 dicembre 2013 in cui la vita del sette volte campione del mondo di Formula 1 subì una drammatica svolta. Esattamente quattro anni fa, a pochi giorni dal suo 45° compleanno, l'idolo dei tifosi della Ferrari fu vittima di un grave incidente sugli sci a Meribel dove era in vacanza con la sua famiglia. L'unica notizia certa, confermata dai primi bollettini medici, è che nella caduta Schumi ha riportato gravi danni cerebrali che hanno richiesto due interventi chirurgici d'urgenza. Da quel giorno il mito del 'Circus' ha iniziato una durissima battaglia per la sopravvivenza. Dopo diversi mesi di coma indotto, il 16 giugno 2014 la sua manager Sabine Kehm emette un comunicato per annunciare che «Michael non è più in coma» e che «ha lasciato l'ospedale universitario di Grenoble per continuare la sua lunga fase di riabilitazione» in una clinica di Losanna. Le flebili speranze del mondo dei motori e dei tanti fan del pilota tedesco, il più vincente di sempre nella Formula 1, purtroppo non trovano conferme nei mesi successivi. Il 9 settembre 2014 la sua manager torna a parlare per annunciare che «la riabilitazione di Michael continuerà a casa, ma la strada da percorrere resta ancora lunga e difficile». 

L'ex pilota viene trasferito nel castello di famiglia a Gland, sul lago di Ginevra, con la moglie Corinna sempre al suo fianco e impegnata a difendere in ogni modo la sua privacy. La famiglia porta in tribunale la rivista 'Buntè, poi condannata a pagare per il falso scoop pubblicato nel dicembre 2015 dal titolo: «È più di un miracolo di Natale, Michael Schumacher torna a camminare». «È diritto della sua famiglia procedere nel modo migliore per loro», ribadisce la sua manager in una recente intervista. Delle condizioni di Schumi non parlano nemmeno i suoi due figli Gina Maria e Mick, che ha debuttato quest'anno in Formula 3. Pochi giorni fa lo stesso Mick ha ripercorso su facebook i momenti più emozionanti dell'anno, compreso un ricordo legato al padre. «Uno dei momenti più impressionanti: circuito di Spa-Francorchamps, dove abbiamo commemorato il 25° anniversario del primo trionfo di mio padre. È stato incredibile guidare quella macchina», ha scritto il 18enne Mick riferendosi al giro di pista sul circuito belga al volante della Benetton con cui Schumi vinse il titolo iridato nel 1994.

«C'è solo una gioia in questa vita, amare ed essere amati», è il post recentemente pubblicato sui social da Gina Maria e accompagnato da una foto che la ritrae insieme al suo cavallo in riva a un lago con l'hashtag #keepfighting, 'continua a combatterè, dedicato a suo padre.
Nemmeno i fan di Schumi si sono mai dimenticati di lui e la speranza di notizie positive non si è mai spenta. Il mondo del 'Circus' lo ha nuovamente celebrato a inizio dicembre, in occasione dell'inaugurazione della Hall of Fame della Fia in una serata di gala a Parigi. «Tutti sappiamo che Michael dovrebbe essere qui e sono certa che gli sarebbe piaciuto esserci, ne sarebbe molto onorato. Ciò che ha reso Michael così speciale e vincente è stato l'amore e la passione per questo sport, come per tutti in questa sala», ha detto la Kehm. «Michael è una persona molto speciale, lo è per il mondo dei motori, lo è per me», è il pensiero che gli ha dedicato Jean Todt, attuale presidente della Fia, che ha vinto tutto con Schumacher ai tempi della Ferrari. «Schumi -ha aggiunto- è un vero amico e continua a lottare per riprendersi».
Ultimo aggiornamento: 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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