Assegno unico, obbligo di domanda per i vecchi percettori del Reddito di cittadinanza: per le famiglie più di 800 euro in media

Domenica 21 Gennaio 2024 di Francesco Bisozzi
Assegno di inclusione, le simulazioni in base alle fasce Isee: oltre 800 euro per chi percepisce l'assegno unico

Per gli ex percettori del reddito di cittadinanza è il momento degli adempimenti. Oltre a dover presentare domanda per accedere all’Assegno di inclusione (i primi pagamenti partiranno il 26 di questo mese) o al Supporto per la formazione e il lavoro (per gli attivabili), ovvero le due misure che sostituiscono il vecchio sussidio dei Cinquestelle, devono anche inoltrare l’istanza per l’assegno unico universale per i figli.

Aiuto che fin qui hanno ricevuto in automatico sotto forma di integrazione al reddito di cittadinanza, mentre da marzo potranno incassarlo (integralmente) a patto di presentare un Isee aggiornato e un’istanza specifica.

Le simulazioni dell'Assegno di inclusione

L’Adi, l’assegno di inclusione per i nuclei con al loro interno minori, disabili, anziani e persone in condizione di svantaggio, porterà nelle tasche dei beneficiari, secondo le stime dell’Inps, 635 euro in media, a cui si sommerà l’Auu per le famiglie con figli fino a 21 anni. Facciamo due calcoli. Gli Isee che non superano il limite dei 17.139 euro da quest’anno riscuoteranno 200 euro per ogni figlio minorenne. In questo modo un nucleo con un under 18 si porterà a casa, solo sommando Adi e Auu, quasi 850 euro in media. Così il Direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi: «Con l’Adi il percettore può aggiungere l’Assegno unico universale nella pienezza degli importi, certamente più generosi, a parità di condizioni, rispetto alla semplice integrazione di assegno unico percepita da chi aveva il reddito di cittadinanza». Sempre Caridi ricorda che «nei primi giorni di apertura del sistema Adi sono pervenute oltre 500 mila domande, mentre per i pagamenti la data prevista è il 26 gennaio per coloro che hanno presentato domanda, con pad sottoscritto entro il 7 gennaio, e il 15 febbraio per tutte le domande pervenute entro il 31 gennaio». 

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IL PASSAGGIO

Infine, il dg chiarisce: il passaggio dal reddito di cittadinanza a Sfl e Adi rappresenta un significativo passo avanti verso un sistema più equo e orientato all’inclusione. Le due nuove misure garantiscono una effettiva presa in carico delle esigenze e dei bisogni personalizzati dei cittadini. Si passa così dalla logica del sussidio sic et simpliciter all’erogazione di un servizio». L’assegno di inclusione e quello per i figli sono alcune delle principali misure che stanno facendo volare in questa fase le richieste di aggiornamento dell’Indicatore della situazione economica equivalente. In più di due milioni di nuclei si sono fatti avanti nella prima metà di gennaio per aggiornare l’Isee e si stima che entro la fine di febbraio l’asticella salirà a circa 8 milioni di famiglie, per poi arrivare a toccare 11-12 milioni di domande nei mesi seguenti. L’accesso all’assegno di inclusione assicura già di per sè un beneficio di 500 euro, contro i 350 euro del Supporto per la formazione e il lavoro rivolto agli occupabili, ma poi ci sono le maggiorazioni, che a seconda dei casi fanno più o meno lievitare gli importi. Il 90 per cento delle persone che fin qui hanno fatto domanda per l’Adi, così risulta dai dati Inps, aveva percepito in precedenza il reddito di cittadinanza.

Gli importi di marzo

Ma a quanto ammontano invece le cifre che verranno corrisposte, da marzo, con l’assegno per i figli? C’è da considerare l’effetto rivalutazione. Da quest’anno gli Isee più ricchi prenderanno 57 euro per figlio al posto di 54 euro, mentre quelli più poveri riceveranno 200 euro anziché 189 euro circa. Con la rivalutazione cambiano anche le soglie Isee in base alle quali vengono modulati gli importi da assegnare agli aventi diritto. Nel 2023 la quota minima, pari come detto a 54 euro, è andata agli Isee sopra 43.240 euro. Da quest’anno l’asticella sale a 45.704 euro circa. Per la quota massima era richiesto, sempre a dicembre, un indicatore della situazione economica equivalente non oltre la soglia dei 16.215 euro. Da ora invece riscuoteranno 200 euro, anziché 189 euro come lo scorso anno, gli Isee che non superano il limite dei 17.139 euro. Nei primi dieci mesi del 2023 sono stati erogati 14,9 miliardi di euro con l’Auu. I nuclei familiari che l’hanno ricevuto sono oltre 6,3 milioni, per un totale di 9.913.476 figli. Nel 2022 la misura ha assorbito invece poco più di tredici miliardi di euro (13,2 per l’esattezza). 

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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