Sanremo 2024, caos televoto: perché Geolier non ha vinto (con il 60% di voti da casa). La Rai: «Rifletteremo»

A che serve il televoto se un cantante non riesce a vincere pur avendo ottenuto da solo il 60 percento delle preferenze del pubblico da casa?

Lunedì 12 Febbraio 2024 di Mattia Marzi
Sanremo 2024, caos televoto: perché Geolier non ha vinto (con il 60% di voti da casa). La Rai: «Rifletteremo»

Sanremo, abbiamo un problema. All'indomani della finale del Festival, che si è conclusa con la clamorosa rimonta di Angelina Mango su Geolier e l'esercito di fan che ha sostenuto il rapper napoletano nell'avventura sanremese, si torna a discutere del ruolo e del peso del televoto sulla classifica del Festival e sulla proclamazione del vincitore.

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IL RECORD

A che serve il televoto - ci si chiede - se un cantante non riesce a vincere pur avendo ottenuto da solo il 60 percento delle preferenze del pubblico da casa (record nella storia della kermesse), praticamente venti punti percentuali in più rispetto alla somma dei voti ottenuti dagli altri concorrenti? È quello che è successo nella notte tra sabato e domenica, durante la finalissima tra Geolier, Angelina Mango, Ghali e Irama: con I p' me, tu p' te Geolier era stato incoronato vincitore per acclamazione popolare, conquistando al televoto - è stato introdotto al Festival nel 2004, ma negli Anni '80 il pubblico esprimeva le preferenze con le schedine del Totip - quasi il quadruplo dei voti della seconda classificata per il pubblico, Angelina Mango con il 16,1 per cento.

A ribaltare tutto è stato il voto della giuria delle radio (Geolier era all'ultimo posto) e quello della sala stampa (Geolier era quarto, davanti solo a Irama). Televoto, stampa e radio, da regolamento, avevano un peso rispettivamente del 34, 33 e 33 percento sulla proclamazione del vincitore.

LA FORBICE

Non si conoscono le percentuali relative alle votazioni di stampa e radio, perché la Rai diffonde solo quelli del televoto, ma si presume che nelle due classifiche si sia riproposta tra Geolier e Angelina Mango la stessa forbice del televoto, ma a parti inverse: nella somma dei voti delle tre giurie, Angelina è passata al 40,3% e Geolier si è fermato al 25,2%. Ma chi ha speso dei soldi per supportare il proprio beniamino - ogni voto costava 0,50 centesimi, la Rai ha parlato di «record» ma non ha diffuso dati sul numero di voti - si è fatto qualche domanda. Un po' come era successo con Ultimo e Mahmood nel 2019 (e anche in quel caso le polemiche non erano mancate).

LE MODALITÀ

La Rai fa sapere che sulla modalità di votazione «una riflessione verrà fatta e si cercherà di capire, visto il dato della grande affluenza del voto popolare». Amadeus ci scherza su: «Il primo problema per il prossimo direttore artistico». Il Codacons ha annunciato battaglia: «La Rai dovrà fornire tutti i dati sui voti espressi dal pubblico e quelli dei singoli componenti delle giurie della sala stampa e delle radio». Il sistema del voto è da sempre difficile da controllare e maneggiare. A Sanremo gli esiti delle votazioni del pubblico sono spesso stati messi sotto accusa. Il primo che rivelò retroscena non rassisucranti fu Pupo, che nel 1984 con Un amore grande riuscì ad ottenere un buon piazzamento grazie alla mancanza di trasparenza delle votazioni: «Mi dissero prima del Festival che per i primi tre posti non c'era più niente da fare. Allora mi sono buttato a comprare schedine del Totip, settantacinque milioni mi è costato, e sono arrivato quarto. È una cosa che non rifarei più».

Ultimo aggiornamento: 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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