Bud Spencer saluta la sua gente. E lo fa dalla sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, dove è stata allestita la camera ardente.
Sono tante le persone in fila in Campidoglio per dare l'ultimo saluto a Carlo Pedersoli. La camera ardente, allestita nella Protomoteca, è stata aperta alle 10 e lo sarà fino alle 19. Presenti i familiari, parenti e amici. Davanti alla bara è stata messa una bandiera della S.S.Lazio, squadra di cui era sostenitore. Sopra una cornice con alcune foto dell'attore, tanti mazzi di fiori e anche una scatoletta di fagioli, pasto simbolo degli "spaghetti western" nonché ricordo di uno dei film più amati dai suoi fan "Anche gli angeli mangiano i fagioli". Tra i primi a presentarsi alla camera ardente l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno.Anche una delegazione di atleti delle Fiamme oro della Polizia è presente alla camera ardente in Campidoglio per Carlo Pedersoli. L'attore è stato campione di nuoto a stile libero e in staffetta nelle Fiamme oro e il primo a scendere sotto il minuto nei cento metri stile libero.
Il sottofondo, nella camera ardente, è sulle note delle colonne sonore dei film che hanno accompagnato la sua carriera fino all'inconfondibile fischio di "Lo chiamavano Trinità".
Raggi: «Roma dice grazie al gigante buono». «Siamo qui a dare l'ultimo saluto a Bud Spencer, al gigante buono che ci ha fatto sorridere e crescere.
Una persona straordinaria. L'ultima sua parola è stata grazie. Ma è a lui che il cinema e questa città dice grazie». Lo ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi intervenendo alla camera ardente. «Molto di noi - ha aggiunto - sono cresciuti con i suoi film in cui il bene vinceva sempre sul male. È stato un modello di impegno sportivo e grande lavoratore. Sono oggi qui a dire: grazie a te Bud». Poco prima del sindaco aveva parlato il figlio Giuseppe: «È stato un padre meraviglioso - ha detto - Abbiamo dovuto condividerlo con tanta altra gente da ogni parte del mondo».