Al via la Biennale d'Arte a Venezia, migliaia i visitatori. Leoni d'oro ad America e Gran Bretagna

Sabato 23 Aprile 2022 di Leonardo Jattarelli
Biennale d'Arte 2022

«La Biennale Arte si presenta davvero con una grande edizione internazionale: Venezia e l’Italia sono al centro dell’attenzione del mondo. È un’edizione fantastica, con grande partecipazione, con grande qualità di artisti, e dimostra veramente che l’Italia quando investe nell’internazionalizzazione, nell’arte contemporanea o nell’architettura contemporanea è un punto di riferimento non solo per il suo glorioso passato ma anche per il suo fortissimo presente». Lo ha detto oggi il ministro della Cultura, Dario Franceschini, parlando con i giornalisti a Venezia a margine della cerimonia di consegna dei Leoni d’oro della Biennale Arte a Cà Giustinian. Dopo quattro giorni di pre-opening, con oltre 20mila presenze, tra giornalisti e addetti ai lavori, oggi si sono aperte le porte della 59esima edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo “Il latte dei sogni”, a cura di Cecilia Alemani

Già dalle prime ore si sono registrati migliaia di visitatori. «L’Italia - ha ricordato il ministro - è presente con un padiglione molto bello, con un solo artista, Gian Maria Tosatti: è una scelta coraggiosa ma sono sicuro che avrà grande successo».

Franceschini ha evidenziato anche l’impegno del suo ministero a sostegno dell’arte contemporanea. «In questi anni - ha precisato - Abbiamo recuperato un ritardo che colpevolmente c’è stato, immaginando che il nostro compito fosse solo tutelare quello che ci hanno lasciato le generazioni venute prima di noi. Al ministero abbiamo creato una direzione “Creatività contemporanea”, abbiamo investito nella Biennale, nella Triennale, nella Quadriennale, nel Maxxi, in una molteplicità di iniziative che dimostrano che l’Italia ha grandi maestri e giovani talenti». 

I PREMIATI

Con il cuore all’Ucraina, contro «l’orrore della guerra», in difesa delle donne in ogni parte del mondo e della libertà di pensiero con le sole "armi della cultura": sono state l’artista tedesca Katharina Fritsch e l’artista cilena Cecilia Vicuña, insignite dei Leoni d’Oro alla carriera, con le loro parole commosse a dare il senso della cerimonia di premiazione della 59esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

La premiazione dei Leoni d’oro della Biennale ha visto vincente l’artista afroamericana Simone Leigh e, per la miglior partecipazione nazionale e la Gran Bretagna con il padiglione “Feeling Her Way” ai Giardini. Il padiglione britannico, curato da Emma Ridgway, presenta l’opera di Sonia Boyce. Ha ritirato il premio, in quest’ultimo caso, l’artista afro-caraibica britannica. Trionfo dell’Africa. Nulla all’Italia. La Giuria internazionale, presieduta dall’italiano Lorenzo Giusti ha attribuito inoltre due menzioni speciali alle partecipazioni nazionali, andate alla Francia, “Les rˆves n’ont pas de titre / Dreams have no titles” con l’esposizione di Zineb Sedira, curatori Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath;, e all’Uganda, “Radiance: They dream In Time”, nazionale alla sua prima partecipazione alla mostra veneziana, curata da Shaheen Merali, con le opere degli artisti Acaye Kerunen e Collin Sekajugo. Nella motivazione del Leone d’Oro alla Gran Bretagna, la giuria ha sottolineato come Sonia Boyce proponga «un’altra lettura delle storie attraverso il suono. Lavorando in collaborazione con altre donne nere, svela una moltitudine di storie rimaste inascoltate. Boyce propone un linguaggio molto contemporaneo nelle forme frammentate che lo spettatore ricostruisce attraverso la sua esperienza nel padiglione». 

Il Leone d’argento al miglior artista giovane della mostra d’Arte è stato assegnato al libanese Ali Cherri per le sue «narrative che si separano dalla logica del progresso e della ragione». «Nel ricevere il premio penso ai lavoratori del nord Sudan che mi hanno aiutato», ha detto l’artista. La giuria era composta Adrienne Edwards (presidente, Engell Speyer curator e direttrice degli affari curatoriali presso il Whitney Museum of American Art), Lorenzo Giusti (direttore della GAMeC di Bergamo), Julieta González (direttrice artistica dell’Instituto Inhotim in Brasile), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (curatore free lance, scrittore e biotecnologo e direttore artistico di Savvy Contemporary a Berlino) e Susanne Pfeffer ( direttrice del Museum Mmk für moderne kunst di Francoforte e già del Fridericianum).
I premi alla carriera, già annunciati, sono andati alla tedesca Katharina Fritsch (qui ha presentato la scultura di apertura, Elephant, replica di un elefante tassidermizzato) e alla cilena Cecilia Vicuña, che vive a New York, ed é anche traduttrice di poesia sudamericana e attivista politica (alla premiazione ha ricordato la mamma).
Menzioni speciali a due donne: la inuk Shuvinai Ashoona per la sua critica al colonialismo e Lynn Hershman Leeson per i suoi lavori cyborg. 

 

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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