Sugar tax, a cosa serve? «Tassazione bevande riduce il consumo, ma non risolve problema obesità»

Il parere degli esperti sulla tassa che il governo è in procinto di rinviare al 2025

Martedì 14 Maggio 2024
Sugar tax, l'esperto in obesità: «tassazione delle bevande zuccherate riduce il consumo ma non risolve il problema»

Per cercare di arginare il problema inerente all'obesità, si starebbe pensando di introdurre una nuova tassa, la sugar tax, che diminuriebbe il consumo di bevande zuccherate e non solo.

Questa tassa secondo alcuni esperti potrebbe essere utile ma non risolverebbe il problema principale.

Sugar tax, cos'è (e come funziona) la tassa sulle bevande zuccherate che sta facendo discutere il governo

L'obesità

Luca Busettovicepresidente Sud Europa dell'European Association for the study of Obesity (Easo), a margine del Congresso europeo sull'obesità in corso al Lido di Venezia si è espresso in merito a questa tassa che sta facendo molto discutere in Italia. Busetto ritiene che possa essere utile per diminuire l'utilizzo di bevande zuccherate, ma non risolverebbe totalmente il problema dell'obesità: «Ci sono evidenze, dalle esperienze in altri Paesi, come il Messico, che una tassazione delle bevande zuccherate ne riduce il consumo. Questo non vuol dire, però, che mettere una tassa risolva il problema dell'obesità, perché nulla, singolarmente, è risolutivo rispetto a un problema così complesso. Contro l'obesità la sugar tax non basta. Va vista come un pezzo di un intervento sistemico: in questo caso può aver senso».

L'attività fisica

Il dottor Luca Busetto continua con il suo discorso dicendo che è necessario non solo introdurre una tassa ma anche incentinvare l'utilizzo di alimenti sani ma soprattutto dell'attività fisica: «servono politiche combinate per contrastare il consumo di tutti i cibi non sani, che non comprendono solo le bevande zuccherate. Serve poi favorire il consumo di alimenti sani, anche con leve di tipo fiscale. E ancora: favorire l'esercizio fisico, in tutti i settori: luoghi di lavoro, scuola, aree cittadine. E anche sul piano legislativo, è utile una legge come quella in Parlamento in avanzato stato di esame che permetterà la deduzione fiscale delle spese sostenute per l'esercizio fisico in chi ha problemi di salute. Questi sono gli interventi sistemici».

L'alimentazione

Michele Carrubba, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità dell'università Statale di Milano sembra essere meno convinto di questa tassa visto che ci sono tanti fattori che portano all'obesità non solo l'utilizzo di bevande zuccherate: «Siamo di fronte a una malattia molto complessa, multifattoriale, alla quale contribuiscono tantissimi elementi. Non si può pensare che si risolva tutto agendo soltanto su uno di essi. Ci sono già esperienze nel mondo che non hanno funzionato. Gli alimenti che influiscono sul peso sono molti serve un equilibrio tra le diverse componenti, serve una dieta equilibrata. La soluzione non può che essere complessiva, riguarda la cultura dell'alimentazione che andrebbe insegnata a scuola più che ogni altra materia. Non ho mai visto morire nessuno perché non conosceva una data storica o non sapeva chi fosse Galileo Galilei. Ma ho visto morire tante persone perché non sapevano mangiare».

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